Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
57 |
nevano senza contraddizione per più di cento anni, e con contrasti e vicende favorevoli o avverse sino alla meta del secolo XIV.
Fu tale il principio e la genesi della potenza e delle ricchezze degli Spinola, e di tutte le antiche famiglie discese dai primi Visconti; ma coll’industria, coi traffici, colle imprese marittime e guerresche, coi meriti verso la Repubblica, ed i potentati stranieri, siffattamente di secolo in secolo l’accrebbero, che nel XVII, pochissime famiglie avea la Liguria, poche l’Italia, che per larghezza di feudi, e splendore di ricchezze vincessero gli Spinola. E prova di ciò è la Taxa anni 1636 totius Nobilitatis unius pro centenario super bonis Nobilium (Codice della Biblioteca della R. Università di Genova), ove la Famiglia Spinola nei suoi diversi rami, si mostra che avesse per più di sedici milioni di lire genovesi del tempo (V. Doc. VI). Che se riflettasi, come in valutazioni siffatte assai di raro raggiungasi la cifra del reale possesso, e come la miglior parte dei dominii e redditi avesse la famiglia fuori del territorio della Repubblica, si potrà comprendere quanto immense fossero le sue ricchezze. Nè dobbiamo dimenticar già l’età, a cui quella nota appartiene. Allora non essendovi tutta quella quantità prodigiosa di metalli preziosi che or c’invia coll’America, l’Oceania, la roba avea valore assai inferiore del presente, ma di molto maggiore la moneta. Sicchè i sedici milioni, che indicai, valevano almeno il doppio d’oggi.
Che se queste private ricchezze degli Spinola confrontinsi coi pubblici e modesti redditi dello stato di Genova in quel tempo, chiaro apparirà quale influenza eglino vi avessero e qual potere vi dovessero esercitare. La Relazione