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aggiungersi ad encomio di questa famiglia, che se conseguì potenza e ricchezze, seppe usarle a pro della patria e degli sventurati, lode degna d’invidia, ma imitabile per coloro, che sortirono col cuore benefico, fortuna pari a quella degli Spinola.
CAPO VI.
RICCHEZZA E FEUDI DEGLI SPINOLA
Mostrai nel primo capitolo che gli Spinola discendono dai Visconti, che nei tempi anteriori al Comune genovese, rappresentavano nella città e nel contado i Marchesi, che n’erano signori; or di mano in mano, che l’autorità e la possanza sfuggivano dalle mani di questi, l’assumevano quelli, ed i territori e le rendite d’ogni natura che prima amministravano, quali vicari dei Marchesi, divenivano loro proprietà. Molti l’acquistarono per compra o per cessione, ma i più per usurpazione, che gli antichi feudatarii non avendo più armi a difendere i loro aviti diritti erano costretti a tollerar l’invasione dei dominii. Sicché al cadere del secolo XI le famiglie viscontili erano le più potenti della Liguria; loro spettavano le terre più pingui, i redditi più ubertosi; con essi collegavasi il Vescovo, e ingraziavaseli, lor concedendo in feudo molte terre della Diocesi: ed eglino profittavano della forza, e della posizione per costituire il comune, alla testa del quale rima-