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presso Monastero del Boschetto a destra della Polcevera, ov’ebbero sepolcro e cappelle più Spinola, e tra gli altri il Doge Battista, e Giacomo di Giulio Cesare, e Gian Battista.
La Chiesa e Monastero di San Benigno di Capo di Faro ora distrutta, ricordava come speciale benefattore Andrea Spinola che ne fu Abbate Commendatario. e visse verso il 1421. Egli vi fece rifiorire l’ordine monastico che vi era da molto tempo mancato, e ne accrebbe i redditi.
Nicolò Spinola fece del proprio innalzare in gran parte il Convento di S. Barnaba dei Cappuccini, che perciò ne ha lo stemma sulla facciata.
La Chiesa di Gesù e Maria dei Minimi venne rifabbricata da Veronica Spinola duchessa di S. Pietro, che vi elesse sepoltura per se ed i suoi, come ricorda l’iscrizione ch’è nella sagrestia.
Giorgio Spinola di Eliano costrusse in gran parte la Chiesa di S. Teodoro in Fassolo, e la ristorò poi nel 1635 Felice figlio di Agostino.
Ambrogio, Lazzaro ed Agostino concorsero con grosse somme a fabbricar la Chiesa di S. Anna dei Carmelitani scalzi, e Claudio Spinola vi eresse l’insigne cappella di Nostra Signora del Carmine, e Silvio l’altra a Sant’Andrea.
La Chiesa di S. Bartolomeo degli Armeni ebbe doni assai preziosi da Marco di Ottobuono; e Nicolò v’innalzò la cappella dell’Annunziata.
Eliano di Carrozio, che già lodai per la sua pietà civile, mostrò uguale affetto alla religione, ed ebber da lui generosi assegnamenti annui, la più parte dei Monasteri e Conventi, e quelli specialmente di S. Maria di Castello, del Monte e di S. Girolamo di Quarto degli Olivetani. Larghezza non dissimile uso Maria Brigida vedova ed