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ralista che a’ dì nostri onorò assai la propria famiglia, e recò grande lustro a tutto il patriziato genovese. È questi il signor Marchese Massimiliano conte di Tassarolo di recente rapito alla scienza ed ai figli. Nessuna biografia di questo dottissimo uomo venne sinora in luce, ed è perciò che alla nota delle opere di lui aggiungo brevi particolari della lunga sua vita1.
Egli nacque nella città di Tolosa in Linguadoca il 1.° luglio 1780 dal Marchese Agostino e dalla Marchesa Carrion du Nisal. Nel 1789 ancor fanciulletto trovavasi coi genitori a Parigi, ma lo scoppio della rivoluzione francese obbligavali a fuggire subito in Genova. Dotti precettori prendevano ad educarlo ed istruirlo con quel frutto che appresso si vedrà.
Nel 1801 sposava la Marchesa Clelia Durazzo figlia di Giuseppe, ma la perdeva dopo due anni in Milano consunta da lenta tisi. Frutto di tal matrimonio gli rimaneva un figlio a nome Agostino. L’anno 1806 pubblicava il primo volume della pregiata sua opera Insectorum Liguriae species, e passava a seconde nozze colla signora Maria Giulia Spinola figlia del Marchese Cristoforo. Gli studi che amava erano la matematica, la classica letteratura, la geneologia delle famiglie nobili di Genova; ma alla Storia naturale e principalmente all’entomologia si consagrò con ispeciale ardore.
- ↑ Mi vennero essi comunicati dall’illustre Sig. Marchese Massimiliano Spinola degno figlio di padre sì benemerito, e di cui ebbi a rammentare nella prefazione la gentilezza, la quale è accompagnata da ingegno e coltura non comune. Un opuscolo di lui sulla discentralizzazione vide nei mesi scorsi la luce, e ad altri lavori di maggior mole egli attende.