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Ufficio di Provigione: 1437 Anziano: 1452 di nuovo Anziano come in Archivio: 1423 Podestà di Diano: 1447 dell’Ufficio di Corsica: 1449 dei Protettori di S. Giorgio.
1429. Bartolomeo Spinola di Ambrogio sedette Anziano: 1436 dell’Ufficio di Moneta: 1453 dei Protettori di S. Giorgio: sua figlia Leonetta Moglie di Urbano Giustiniani di Francesco: altra sua figlia Maria Moglie di Benedetto Vivaldo q. Benedetto.
1429. Raffaele Spinola Console dei Genovesi in Alessandria.
1429. Eliano Spinola Signor di Ronco amicissimo del Duca di Milano ajuto Francesco Sforza a salvarsi dall’esercito de’ Genovesi, come dice Gio: Simonetta: 1433 instituì moltiplico nella Casa di S. Giorgio a pubblico beneficio, die però gli fu eretta una statua in delta Casa: 1436 uno dei riformatori delle Gabelle: 1437-44-48-54: nei detti anni sedette Anziano: 1443 fu dell’Ufficio dei Sindicatori: 1451 Ambasciatore al Re Alfonso: 1455 dell’Ufficio di Scio: 1466 uno de’ Riformatori degli Statuti. 1467 Commissario del Lazzaretto: 1467 Ambasciatore al Re di Aragona: nel 1456 fu de’ Riformatori delta casa di S. Giorgio— Suo Testamento registrato nel fogliazzo di Oberto Foglietta 1477: sua memoria in S. Girolamo di Quarto.
Di questo insigne Soggetto si legge nell’Istoria della famiglia Spinola scritta dal Deza, che fu famoso per le Ambascierie e per le amicizie con Principi forastieri, che fu fervido coadiutore di tutte le opere intraprese dallo zelo del Pontefice Pio Secondo per beneficio comune di tutta la Cristianità massime contro l’Ottomana Potenza; che perciò in una sua lettera gli dice l’istesso Pontefice: « Facta tua non necesse habes ut recenseam: patent ilia in facie Ecclesiæ: Operum suorum ut fuisti semper adiutor avidus etc. ». E per simil merito mandò Paolo II all’Eliano un Agnus dei adorno di grosse perle. E come gli scrisse il Cardinale Piccolomini « ex illo numero sumptus ex quo munerari Reges est solitus. Donum prætio non magnum, virtute, et gratia maximum; id agit videlicet sancta ejus dignatio ut memor sis ejus ».