Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
143 |
Il Gaetani la pubblicò nel vol. II, tavola CXLVI del Museo Mazzuchelliano. Ha nel diritto il mezzo busto del Cardinale coll’iscrizione io : bapt . s . r . e . card . spinvla. Nel rovescio vedesi la luna crescente tra le nubi, colla leggenda: implebit orbem, motto, che allude al progressivo aumentarsi delle virtù, e delle dignità che ornavano il personaggio rappresentato nel diritto.
Come già avvertii nel capo III, la Famiglia Spinola ebbe tre Cardinali a nome Gian Battista. Il più antico fu figlio di Giovanni e nipote del Cardinale Giulio, ed era nato in Madrid il 21 settembre 1615. Fu eletto Arcivescovo di Genova, ma, al dir del Mario Guarnacci, non potè governar lungo tempo quella Diocesi per le gravi difficoltà oppostegli dai nobili, e Clemente X chiamollo a Roma, e lo elesse suo Segretario. Dopo la morte di questo papa il successore Innocenzo XI lo spedì nella Gheldria alla dieta tenuta in Odenheim per unire gli animi dei principi cristiani, ed al ritorno, nel 1681, lo decorò della porpora cardinalizia. Ei cessò di vivere nel 1704. A lui il Gaetani ascrive la medaglia, che ho descritto, ma nessuna ragione reca in prova di tale asserzione; nè io so perché non possa invece appartenere al Cardinale Gian Battista Spinola, secondo di questo nome, nato in Genova nel 1646, che fu Camerlengo di S. Chiesa, e tenne le più cospicue dignità ecclesiastiche. Egli è vero, che fuvvi altresì un terzo Cardinale, Gian Battista Spinola, morto nella seconda metà dello scorso secolo; ma non possiamo supporre, che a lui spetti questa medaglia. Dal conio, e dall’epigrafe chiaro apparisce ch’essa è fattura del secolo XVII, mentre quest’ultimo Gian Battista non ottene il cardinalato che’ nel 1733 da Clemente XII.