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Estinta questa linea degli Spinola, il feudo di Arquata passò al secondogenito del Conte di Tassarolo, i cui discendenti ne godono tuttavia i redditi.

SERIE DELLE MONETE DI ARQUATA



Filippo Primo Marchese d’Arquata.


N. LVIII. Tre anni dopo che ottenne il titolo e la dignità di Marchese di Arquata, Filippo Spinola fece coniare la moneta ch’è al numero 1 della tavola XII, rarissima di certo ed inedita. Un bell’esemplare di essa è nella Biblioteca di S. M. il Re a Torino, dalla quale ho tolto il disegno, che or pubblico. Essa pesa grammi 7,700, ha diametro di trenta millimetri, e l’argento è del titolo 920. Un altro esemplare è nel Museo Imperiale di Vienna, e di esso posseggo il calco in gesso, ed un terzo trovasi nella R. Galleria di Firenze. Quest’ultimo è forse lo stesso, che appartenne al Numismatico Viani, che lo lasciò descritto nei suoi Manoscritti inediti colla nota seguente: Moneta d’argento esistente nel Museo del fu Francesco Maria Tognaccini e fu da me comprata nel 1612; pesa denari 6 e grani 7.

Io non so in qual luogo fosse coniata questa bella moneta, perché i frequenti incendi avvenuti in Arquata, e la rovina del Castello fecero andar perduti i documenti, che avrebbero potuto indicarcelo. Assai bello è il conio, che par opera di mano maestra. Al dritto porta scolpito il busto del Marchese, che guarda a destra. Egli ha lunghi capelli arricciati, baffi e moschetta; indossa lorica, con