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mar : rochæ . for . E sotto il busto stanno lc iniziali dell’incisore Giovanni Hamerano, che fece questo conio. Di costui e della famiglia di lui tutta di artisti dà copiose notizie il Venuti nella sua bell’opera sulle medaglie dei Sommi Pontefici, e qualche cenno si rinviene anche nel Cinagli, giacchè avendo eglino lavorato sempre in Roma, le più belle medaglie pontificali sono loro opera. Il Venuti ricorda, che Alberto Hamerano con questo suo figlio Giovanni lavorarono nella zecca di Massa, e molto vi guadagnarono; ma egli ignorava che l’ultimo fosse stato anche in Ronco. Ei vi venne giovanissimo, perché nato era il 30 ottobre 1649, e moriva il 20 giugno del 1705. Il padre suo Alberto nato il 10 ottobre 1620 mancò il 20 giugno 1677. Giovanni metteva per iniziale la lettera G invece dell’J che dà principio al latino Johannes a distinguere il suo dal nome dell’avo ancor egli Giovanni, e che usava un J. Io tengo che tutti questi conii di monete di Ronco del 1669 siano opera di lui, per quanto in questa sola abbia lasciato il nome, e la somiglianza del lavoro non dà luogo a dubbio.

Al rovescio nessuna differenza è col precedente: aquila bicipite coronata, collo stemma Spinola in petto, e l’iscrizione et * s : rom : imp : com : ronchi * d : et * c : 1669

N. LII. La moneta incisa al num. 5 della tavola XXI è un quarto di scudo, ed esiste nella collezione Trivulzio in Milano. Ha peso di grammi 5,450, e diametro di millimetri 30. Nel diritto è scolpito il busto di Napoleone rivolto a destra colla leggenda neapoli : spin : mar : rochæ : for . Al rovescio: aquila coronata collo stemma spinolino in petto, e l’iscrizione bonitatis vnciarivm septem 1669.