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» a Roma in conformità dell’aggiustato nell’istrumento come sopra — Doppie 2. Scudi 6 — L. 34, 4 » .
» Item per doppie 1,5,6 valuta di Scudi 3, 16, 6 che procedeva dal prezzo di due medaglie d’argento coll’impronto di S. S. fatte venire da Roma per il Sud. M.° 1. come sopra e si contropongono alli 4 napoleoni D. 1, 5, 6, Sc. 3, 16, 6. L. 21, 12 ».
» Item per doppia 1 e 10 valuta di Scudi 4,10 moneta romana che procedono da spesa fatta nel suo viaggio da Roma a Genova secondo l’aggiustato nell’istrumento a 1 p. 100 come sopra D. 1, 10 Sc. 4, 10. L. 25, 13 ».
Ed alla facciata seguente nota a debito dell’Hamerano le somme seguenti.
« Avere 1669 a 1. settembre in L. 21 12 prezzo di 4 Napoleoni venduti a Gio. Hamerano in Ronco, cioè due con testa e busto, e due colla figura in piedi e dette Lire 21, e 12 sono doppia 1, 5, 6 d’Italia, e di moneta romana Scudi 3,82,2 valgono in detto Hamerano L. 121, — Scudi 3, 82, 2 — Doppie 1, 5, 6 ».
È certo quindi che Giovanni Hamerano restò a lavorare nella zecca di Ronco dal 13 gennaio 1669 sino a mezzo il settembre dell’anno stesso. Quale fosse il conio da lui eseguito lo vedremo nella descrizione delle monete.
Che nella zecca di Borgonuovo della Rocchetta, si battessero altresì monete, lo rilevo della pagina 124 dello stesso libro Maestro, ove leggesi.
» 1669 — Marc’Antonio Rossano per conto di una barra d’argento che sin dal 15 luglio fù mandata a Genova dalla Rocca dov’era nel castello in custodia di Agostino Guglielmone Castellano. Resta a cura di esso Rossano procedendo da partite scosse da David Bastida secondo