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in Roma dal Notaro Francesco Salvi, ed io lo riporto tra i documenti (V. Docum. XIII). Da esso rilevasi, che oltre la zecca di Ronco, il Marchese Napoleone avevane aperta un’altra nel Borgo nuovo della Rocchetta, dizione di Roccaforte, ed alle due zecche dovea prestar servigio quell’incisore. Trentasei scudi romani di dieci giulii al mese a titolo di provvisione, ed altri trenta per vitto erano la mercede pattuita, oltre le spese di viaggio.

Il libro Maestro già citato a pag. 121 riporta il conto dei diversi pagamenti fatti all’Hamerano, e qui lo stampo.

« 1669. 25 luglio Giovanni Hamerano Gravatore Romano figlio di Alberto per doppie 12 italiane, valuta di scudi trentasei Monete Romane 7 che sotto li 4 gennajo 1669 gli furono sborzati anticipatamente in Roma per una mesata di salario, conforme arrestò aggiustato per mezzo del Signor Bali Spinola mio fratello, e se ne rogò istrumento in Roma sotto li 4 gennaio 1669 in atti di Marcattilio Monaldi, ed il Notajo, dal quale fu ricevuto l’istrumento si chiama Francesco Salvi uno per introito. D. 12. Sc. 36 L. 205, 4.

» Item per doppie dieci italiane valuta di scudi trenta moneta romana, che a 13 di marzo 1669 furono sborzati in Roma a suo padre Alberto dal Signor Sebastiano Dionisio Serra a conto della seconda mesata finita suddetto giorno 13 marzo, come per ricevuta, uno per introito — D. 10 Sc. 30 L. 171.

» Item per doppie 6,5,6 avute in conto a 16 aprile da Ross. a conto della terza mesata finita a 13 aprile 1669 uno per 100. Dop. 6, 5, 6, Sc. 18, 6, 6. L. 106, 0, 4.

» It. Doppie 30 valuta di Sc. 90 moneta romana sbor-