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metro. II conio è simile a quello del numero XXXIX. Nel diritto, mezzo busto di Filippo con philippvs . d . g . comes . tass. Nel rovescio scudo coronato con fiori e circvmdedisti me lætitia 1665.
N. XLII. Altro luigino simile a quello del numero XXXIX è riportato al numero 4 della tavola VIII. Ha il diametro di millimetri 22. Presenta al diritto l’immagine del Conte coll’iscrizione philippvs . d . g . comes . tass. Nel rovescio vi è il solito scudo coronato con fiori e l’iscrizione circvmdedisti me lætitia 1666.
N. XLIII. Io non dubito che il luigino impresso al num. 5 della tavola VIII non sia lo stesso del già descritto al numero XLI, ma mancando l’anno perchè bucata è la moneta, e recando questa autenticità al disegno, perchè posseduta dal sig. Conte Montenuovo, ho creduto bene di qui aggiungerlo. Ha il diametro di millimetri 24. Nel diritto offre il mezzo busto del Conte colla leggenda philippvs . d . g . c-mes . tass. L’o di comes manca perché la moneta è bucata in quel luogo. Al rovescio, scudo coronato con fiori, e l’epigrafe circvmdedisti me lætitia 166- Manca il 5 altresì per il buco.
CAPO IX.
MONETE DI RONCO E ROCCAFORTE
Ronco è grosso borgo sulla sinistra della Scrivia, a vent’otto chilometri circa da Genova. I ruderi di un castello che gli fan corona attestano l’antichità del luogo, e lo