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arricciati e colla faccia rivolta a destra. È assai più magro che nelle altre monete. Ha baffi e moschetta, corazza e manto. L’iscrizione è philip . spinv . tass . comes. Al rovescio è scolpita l’aquila bicipite sormontata dalla corona imperiale, e porta nel petto lo scudetto collo stemma spinolino. Intorno si legge devs . mevs . in . te . confido 16-67.
Le monetine della tavola VIII appartengono a quelle battute per il Levante, e sono perciò di argento basso. Esistono tutte nella Raccolta del sig. Conte Montenuovo ed eccone la descrizione. È inutile dire che sono rarissime ed ignorate dal Reichel, dall’Appell e dai più celebri Numismatici.
N. XXXIX. Quella designata al num. 1 ha il diametro di 21 millimetri. Il busto del Conte rivolto a destra è sul diritto, con capelli scarmigliati, corazza e manto. L’epigrafe è logora in gran parte, ed alcune lettere sono consunte per metà. Vi si legge philippvs . d . g . comes . tass. Nel rovescio vedesi uno scudo coronato con fiori nel mezzo, e vi campeggia un giglio. L’iscrizione è anche consunta, pero vi si discerne circvmdedisti me lætitia . 1662.
N. XL. Soli 19 millimetri di diametro ha quella delineata al num. 2, ch’è bucata nel campo della figura. Nel diritto vi è il mezzo busto del conte rivolto a destra. Il suo aspetto è assai giovanile, onde meglio imitare l’immagine di madamigella di Montpensier; intorno vi è scritto philippvs d. g. tass . comes. Al rovescio vedesi uno scudo coronato con tre gigli nel campo. Si sa che tal fiore usavasi nelle monete di Dombes. Intorno .in . te . domine . speravi ma le lettere in-e sper sono dimezzate e logore.
N. XLI. Il più volte lodato signor Avvocato Avignone mi favorì il disegno ch’è al numero 3 della stessa tavola, e la moneta che ritrae deve aver 24 millimetri di dia-