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dinanzi appuntato sulla spalla destra. L’iscrizione e philip . spinvla . com . tassa . Nel rovescio dentro uno scudo coronato, e molto intagliato sta un’aquila bicipite con un piccolo stemma ancor esso coronato, nel petto. È diviso in tre parti, e non discernesi il disegno; ma la forma della corona, ch’è tra le due teste dell’aquila fa supporre che sia lo stemma austriaco. La leggenda è . in . te . domine . speravi . 1663. Fu questa rara moneta descritta dal Madai al numero 7016, tomo III, ed è stampata alla pag. 472 del Supplemento alle Monnaies en argent.

N. XXXVII. Della moneta ch’è al num. 4 della stessa tavola XXI ha il calco in gesso la Biblioteca della Regia Università di Genova, ed essa è posseduta dal Gabinetto Imperiale di Vienna. Il diametro è di millimetri 29, ed ha la forma di un quarto di scudo. Il conio è poco diverso dal pezzo da due doppie del 1629 che descrissi al numero XXI. Meno ellittico è però lo scudo del rovescio, assai logoro il diritto, ed a stento vi si legge phil. Nè in buono stato è la leggenda del rovescio, però si vede notato comes . tas-saroli 1629. Nè più so dire di questa moneta assai rara, la quale, per quanto io sappia, non è in altra raccolta.

N. XXXVIII. Assai bella e ben conservata è la monetina disegnata al numero 3 della tavola IX. Essa è posseduta dal signor Marchese Franco Spinola del fu Giacomo, del quale già ricordai la gentilezza. Ha il diametro di 22 millimetri, pesa grammi 2,400, e perciò è minore di molto dell’ottavo dello scudo.

Un altro esemplare simile e dello stesso peso è nella Collezione di S. M. il Re in Torino. L’uno e l’altro offrono al diritto il mezzo busto del Conte con capelli lunghi ed