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albero, col rosario pendente dal destro fianco, e colle fiamme divoratrici, che già gli oltrepassano le spalle. L’iscrizione: p * carolvs * spin * m * soc + iesv, ci rivela che vollesi con questa moneta ricordare il glorioso martirio del P. Carlo Spinola bruciato vivo per la fede nel Giappone il 10 settembre 1622 d’anni 58. Il 1640 collocato nella parte inferiore della moneta ci annunzia l’anno del conio.

N. XXIX. Una doppia della forma stessa del pezzo or descritto e la moneta impressa al num. 2 della tav. VI. Il disegno è tolto dall’esemplare esistente nella Biblioteca del Re in Torino, che ha il diametro di millimetri 27 ed il peso di grammi 6,550. Il conio non differisce per nulla da quello del pezzo da due doppie testè illustrato; solo manca il punto o rosetta che in quella è dopo il tass. Ho il calco dell’esemplare di Vienna, e questo porta invece il punto dopo tass, ed è assai bene conservato.

Giorgio Viani nei Manoscritti inediti tra le Monete di Tassarolo che serbansi nella mia Collezione ha: « I. Philippus . Comes . Tass. Busto rivolto alla diritta dello spettatore. — P. Carolus Spin. M. Soc. Jesus. Figura legata ad un palo in mezzo alle fiamme, e sotto 1640. Doppia da due inedita. Pesa denari 11 e grani 3 ». E più sotto al numero 3 « Philippus . Comes . Tass. Busto rivolto alla diritta dello spettatore. P. Carolus Spin. M. Soc. Jesu figura legata ad un palo in mezzo alle fiamme, e sotto 1640. Doppia inedita. Pesa denari 5 e grani 11 ». Quest’ultima passò dopo la morte del Viani nella Galleria Pitti in Firenze, che non l’aveva nel primo quarto di questo secolo, come rilevo dai Mss. stessi del Viani, e che or la possiede. La trovo infatti nella Nota di Medaglie e