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N. XX. La monetina ch’è al num. 2 della tavola IX venne di recente da me acquistata per la Biblioteca della R. Università, e la credo inedita. È in argento ed ha il peso di grammi 3, 200, cioè pari all’ottavo di scudo. Nel diritto presenta una croce coll’iscrizione avgvstinvs * spinola * * * Al rovescio evvi lo stemma Spinola coronato coll’epigrafe * comes tassarol. Alquanto logoro però è il t, che appena discernesi in quest’ultima parola.

Filippo figlio di Massimiliano fratello di Agostino, morto senza prole, e di Violante Spinola di Gian Maria, nato nel 1606, fu ascritto al libro d’oro della nobiltà genovese nel 1628, sposò Livia Centurioni-Oltremarini di Adamo, e morì nel 1688.

Di questo Conte di Tassarolo conosco molte varietà di monete d’oro e d’argento, e descriverò tutte quelle che ricordo, perchè assai più vasto è il campo di quanto altri possa pensare.

ORO


N. XXI. Quella riportata al num. 2 della tavola V fu pubblicata a pagina 262 delle Monnaies en or del Museo Imperiale di Vienna ov’esiste. La Biblioteca della R. Università di Genova ne possiede un bellissimo calco in gesso. Ha nel diritto l’aquila bicipite con alcune gloriole intorno alla testa, e l’iscrizione phil * spin * com * palat * mo * av * cioè Philippi Spinulae Comitis Palatini Moneta aurea. Al rovescio vedesi il Vescovo S. Nicolò di Mira inchinato in avanti con gloriola e mitra sulla testa, il pastorale in una mano, ed un vaso nell’altra. Innanzi