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nell’Ordonnance, nella tariffa di Anversa 1633, pag. 304; ed è descritto dal Reichel, tom. IX, n. 2207, dal Madai, tom. I, n. 2066. I diversi esemplari offrono però alcune varietà che io noterò. Quello del Museo Imperiale di Vienna del quale la Biblioteca della R. Università di Genova ha il calco in gesso, presenta al diritto il busto del Conte armato, rivolto a destra e quasi in atto di parlare. La testa s’innalza sul campo della figura. Ha la mano destra sul fianco, ed impugna uno scettro colla sinistra. L’iscrizione è: avgvstinvs . spinv . comes . tass. Nel rovescio ha l’aquila bicipite coronata collo stemma d’Austria in mezzo, ed intorno svb . tvvm . presidivm, ed al basso c . xv.

Il prelodato signor Conte Montenuovo possiede sei varietà di questo scudo. La prima e uguale all’esemplare del Museo Imperiale senza punto dopo tass e dopo presidivm, senza spino sulla fascia, e senza scacchiere. La seconda ha nell’arma lo scacchiere e lo spino ed è perciò quella della famiglia. La terza simile alla precedente, ha spinnv . nel diritto. La quarta ha al rovescio i caratteri della leggenda più piccoli di quelli degli altri esemplari. La quinta ha un punto dopo presidivm. La sesta lo ha dopo tass . e dopo presidivm. Varia poi nei diversi esemplari lo spazio tra xv e la parentesi, tra tass e la testa, e la posizione del gomito verso la leggenda.

Il signor Cav. Schultess-Rechberg di Monaco, che già ricordai, ne possiede un esemplare simile alla seconda varieta del Conte Montenuovo. Quello impresso nell’Ordonnance ha nel diritto il punto dopo tass . e nel rovescio lo scacchiere e lo spino in petto all’aquila.