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anni che vi dimorò formò la ricca Collezione la quale ora è della R. Università.

La medaglia era in quel tempo presso il signor Marchese Massimiliano Spinola di Agostino, né so ora in quali mani si trovi. Come dalla tavola si vede, il mezzo busto di Marc’Antonio Spinola è rappresentato, al diritto, colla faccia rivolta a sinistra, vestito alla spagnuola. Lo contornia l’iscrizione marcvs ant. spinola comes tassaroli. Sotto il busto vi è in caratteri arabi l’anno 1567. Il disegno ha invece 1667, ma certo per errore; ché dal gesso chiaro apparisce il 1567, che combina per altro col tempo in che viveva Marc’Antonio. Il rovescio offre l’immagine di Atlante che colle sue erculee spalle sostiene il mondo. Assai bene rilevate sono le membra del corpo ignudo di quel gigante, ed i segni del zodiaco, che veggonsi nella porzione del globo, ch’è delineata nella medaglia. L’imperativo svs-tine è la sola epigrafe, che è incisa al rovescio, bastevole per altro coll’unita figura ad innalzare le virtù dello Spinola, ed a spingerlo a grandi imprese. Dell’incisore non ho notizia, ma non dovea certo essere dei volgari a giudicarne dall’insieme di questo lavoro, reputato assai bello dalle persone dell’arte.


Agostino figlio di Marc'Antonio e di Cornelia De Marini nato verso il 1551 morto verso il 1616.


Molte sono le monete di Agostino Spinola, che descriverò, e farò capo da quelle d’oro dette zecchini, fiorini, ongari od anche ducati, che non portando l’anno del conio, mi fanno pensare che siano state battute avanti il secolo XVII. Ed in tal credenza io vengo, appoggiato spe-