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gli faci venir mostra di tutte le monete, che essi hanno stampato, o che supplichi la Serenità Vostra, a nome suo o di lasciargli vedere il processo, o d’illuminarlo come si ha havuto notitia di cosi detestanda operatione, perchè certo vuole che habbino il meritato castigo, trattandosi anco del suo interesse che cosi mala gente vivi sotto la sua protetione; intendendo io d’altra parte che pensa sicuramente di privarli del feudo il quale sebbene è imperiale tuttavia si sono già quattr’anni dati a lui, come retrofeudo, giurandoli fedeltà, che da S. A. vieno poi giurata per loro in corte cesarea della maniera che fecero li signori di Coconà, et di Desana, a’ quali pur per occasionedi falsificar monete da due anni in qua se n’è impatronito affatto, restando in questi contorni solamente il Principe di Masserano, che esercita la cecca come feudo ecclesiastico, il quale particolarmente fa li quatrini cosi simili a quelli di Savoja, che corrono liberamente per questi stati onde il signor Duca gli ha fatto sapere che desisti dall’opera, altrimenti procurerà che Sua Santità gliela prohibisca, come atione indebita et indrizzata al preiuditio del prossimo; di che ha voluto che la Serenità Vostra resti informata, et per ciò mi ha mandato l’alligate mostre una delle quali è di S. A., et l’altra di Masserano. Gratie etc.
- Di Turino li 12 gennaio 1603
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- Di Vostra Serenità
- Di Turino li 12 gennaio 1603
Francesco Priuli Amb. |
. . . . . . . Quanto poi alli particolari della zecca di Frinch, io posso assicurare l’EE. VV. che da qualche giorno in qua non battono niuna sorte di monete, è ben vero che li partiti concertati con diversi mercanti sudditi della Serenissima Repubblica et di altri Principi ancora restano in piedi, sperando il signor Giulio Cesare, che per quest’anno esercita il dominio di quel loco, di accomodare le cose sue con il signor Duca in modo tale che gli sia permesso l’esercitare questa mal opera; ma si come questo aviso ho havuto, posso quasi dire, dalla medesima bocca di S. A. così vengo assicurato, che non ne seguirà l’effetto, perchè si prepara non solo a levargli il feudo, ma a castigarli anco severamente, et tutto le intenzioni che gli dà di accomodamento sono per scoprire maggiormente il mal’animo di questi signori in modo che non potendo poi diffondersi necessariamente restino sottoposti al rigore della giustitia, e così venghi il signor Duca a ricever scrvitio dalla loro condanna, et il mondo tutto satisfattione dall’estirpatione di così mala gente. Non lascierò però nell’avennire di star quanto più potrò avertilo in questa materia.
- Di Turino li 21 febbraro 1603
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- Di Turino li 21 febbraro 1603
Di Vostra Serenità
Francesco Pruli Amb. |
. . .. . .Il collateral Fauzzon si trova tuttavia in Astogiana per la formatione del processo contra li signori di Frinch, i quali si affatticano grandemente per far constare, che siano innocenti, ma li esami di Monferato, e del stato di Milano sono tanto contra di loro, che riuscirà impossibile il scolparsene; in questo mentre la cecca del sicuro non lavora, nè lavorerà per l’avvenire se qualche grossa somma de denari non aprisse lor la strada; il che mi viene però affermato di no dalli principali ministri del signor Duca, se bene confessano, che gli sono stati offerti più di vinti mille scudi,