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dall’abate regolare Alfonso di Ballon per lire tornesi 165,5oo, e così questo microscopico stato, del quale non si conosce l’origine e come abbia avuto il titolo di principato, di cui lo troviamo da quei monaci decorato, venne da quell’epoca compreso nel contado di Nizza, e dal 1814 annesso alla provincia ora circondario di S. Remo.
TORTONA.
Questa città, che dalle monete sinora conosciute appare aver chiuso la sua zecca sul principiar del secolo decimo quarto, seguì il sistema monetario adottato nelle principali città della Lombardia, come risulta dai tre pezzi già da me editi1. A completare però questa serie ne mancava ancora uno, cioè il più piccolo, che chiamavasi medaglia, e dei quali quattro abbisognavano per un denaro imperiale.
L’esemplare che nel regio medagliere conservasi di questa inedita monetuccia è, come le altre simili, alquanto scudellato (T. VI, N° 61), e da un lato vi si legge su tre linee TE - RDO - NA, e dall’altro ugualmente su tre linee FR - I ... - CVS, cioè il nome dell’imperatore Federico II che a quei cittadini aveva concesso tal privilegio2.
Oltre questa credo di dover anche dar l’impronto di una nuova varietà del tortorino o danaro piccolo imperiale già pubblicato3, e che da una parte (T. VI, N° 62) ha attorno alla croce T . R . N . A . così abbreviata, e divisa dal detto segno, e dall’altra nel campo F R iniziali di Fredericus con sotto il seguo sopraddetto , ed attorno appena visibili .... E .... A .. . che sono parte di Imperator. Pesa grani 14, e milligrammi 747, e pare a denari 1 o millesimi 87.