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La seconda (Tav. VII, N° 11) ha da una parte SCS PETRVS in giro attorno al campo nel quale è in monogramma IOHANS e staccato PA, e dall’altra un tempio con due porte e metà per parte ROMA.

La terza (Tav. VII, N° 12) è uguale alla precedente, ma nel campo sono unite al monogramma IOHANS le lettere PA per Papa.

Io credo questi pezzi di Giovanni X e non dell’VIII, e pei monogrammi dei Ni 11 e 12 simili a quelli certi di tal papa coi Ni 8 e 9, e pella parola ROMA attorno alla crocetta simile a quella del pezzo N° 7.

Parlando de’ denari di Nicolò I abbiamo notato di uno che dal Cinagli eragli stato attribuito e detto pesare grani 11 epperciò essere un mezzo denaro. Esso invece abbiamo veduto spettare ad un Giovanni, ed appunto lo abbiamo ora riportato come del Decimo, però non avendo il peso dei Ni 11 e 12, che sono simili, non possiamo conoscere quale dei due detto autore abbi voluto descrivere, epperciò dobbiamo aspettare che se ne conoscano effettivi.


LEONE VI

928.


Dalla fazione di Marozia che era stata cagione dell’infelice fine di Giovanni X, fu eletto a suo successore sulla metà del susseguente aprile Leone VI, del quale altro non sappiamo fuorchè mancò ai vivi nell’ottobre dello stesso anno.

Quantunque incirca sei mesi abbia durato il suo pontificato, tuttavia nessuna moneta conosciamo che gli si possa attribuire tra quelle che con tal nome esistono.


STEFANO VII

928-930.


Questo pontefice succeduto a Leone nel novembre del 928, due anni resse la nave di S. Pietro. Di esso solamente si sa che morì negli ultimi giorni del 930.

Nessuna delle monete che sinora si conoscono col nome di Stefano possono darsi a questo papa, avendo tutte annesso il nome d’un imperatore, ed in questi anni essendo vacante l’impero.