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e dove occorresse il bisogno, vi dovesse essere chi insegnasse le lettere e le arti liberali, e spiegasse la divina scrittura.
Frattanto nell’agosto dell’827 passò questo pontefice all’altra vita a godere il premio dovuto alle sue virtù.
Quantunque tre anni abbia esso occupato la cattedra di S. Pietro, tuttavia una sola è la moneta che se ne conosce. Questo denaro (Tav. II, N° 7) ha da una parte LVDOVVICVS IMP e nel campo colle quattro lettere legate assieme e disposte in forma di croce ROMA, e dall’altra in mezzo il monogramma EVGENS, con attorno SCS PETRVS. Il peso di esso trovossi di grani 29.
Essendo il solo papa di tal nome che visse durante i Carolingi, nessun dubbio può sorgere circa l’attribuzione di questo denaro.
827.
Probabilmente nel settembre dell’827 fu eletto e consecrato pontefice Valentino diacono della Chiesa romana, ma appena ne erano scorsi quaranta giorni, che passò all’altra vita con rincrescimento universale de’ buoni per causa delle sue rare doti.
Quantunque sì breve tempo abbia durato il suo pontificato, tuttavia due denari alcun poco variati nel tipo ci rimangono di questo papa, e sull’autenticità dei quali nessun dubbio si può avere.
Ambidue (Tav. II, Ni 8 e 9) hanno da una parte in giro il nome dell’imperatore allora regnante, cioè LVDOVVICVS e nel campo assieme legate in forma di monogramma le lettere IMP per Imperator e dall’altra col solito SCS PETRVS hanno tutti e due nel mezzo in monogramma le lettere VALENTS per Valentinus, quantunque alquanto diversamente disposte.
Di questi pezzi il primo pesa grani 34 ed il secondo un po’ mancante grani 29, epperciò scorgesi aver ancora continuato ad esservi in vigore la legge primiera.