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Scuole di carità.


Le scuole di carità cui appartengono poche rendite loro derivate da alcuni legati, condotte sono da una seconda Famiglia delle Figlie di Gesù. Direttrice è la benemerita Marchesa Teresa Castelpietra Veronese Superiora di parecchie maestra della sua Congregazione, alcune chiamate da Verona, ed altre fra noi trascelte, con le necessarie Donne di servigio conviventi nello stesso recinto, ma in ambienti separati affatto dall'altra dedicata singolarmente alle Sordo-mute. Alle scuole di carità occorrono più centinaja di zitelle miserabili anco d'età tenerissima, e nelle ore vespertina ricondur si fanno a lor cosa col mezzo di apposite stipendiate pedagoghe. Vengono ammaestrate nel far calze, e nel tessere cordelle e tela, nel cucire e nel formare cappelli di spelta, con riportare il pagamento del lavoro rispettivo. Tali insegnamenti non vanno disgiunti dalla cristiana istruzione e da ogni pratica Religione, particolarmente nei dì festivi, mediante la pietosa cooperazione di zelanti ecclesiastici. Né qui si limita la beneficienza del Sovrano. Fa Egli somministrare a tutte le discepoli affluenti alle scuole una minestra ogni giorno; spesso copre d'indumenti le più bisognose, e tutte sussidiano con elemosine in denaro.

Discreto numero di zitelle dimorano stabilmente nell'Istituto a fronte di tenuissima dozzina che si corrisponde dalla carità del rispettivo benefattore.