ringiovanisce, come Titone nel mito ellenico ringiovanisce per virtù dell’Aurora. Como la Savitrî leggendaria, per la sua fedeltà, fa rivivere lo sposo, così nel mito vedico la bella Aurora, la bella sposa di C’yavana fa ringiovanire il proprio sposo raccomandandosi agli Açvini suoi protettori ed amici, i quali fanno attraversare a C’yavana l’acqua dalla quale si risorge con l’età che si può desiderare. Quest’acqua noi sappiamo pur troppo che non esiste sulla terra, quando non sia l’acqua lustrale e battesimale, alla quale si attribuì la virtù di purificar l’uomo per la vita eterna, ma, come abbiamo già veduto, quest’acqua miracolosa fu veramente immaginata e creduta esistere nel cielo, ossia nell’oceano celeste, nel quale ogni sera cade il vecchio sole moribondo e dalla quale ogni mattino risorge, fiorente di gioventù bellezza, un sole novello. Il prof. Kuhn vide specialmente in C’yavana figlio di Bhr’igu una forma del fulmine, in Sukanyâ la dea delle nuvole. Il fenomeno che presenta il cielo nuvoloso è analogo a quello che presenta il cielo tenebroso; quindi lo stesso mito può convenire al sole che si sprigiona dalla tenebra notturna e al fulmine che si sprigiona dalla nuvola. La confusione che nacque tra questi due fenomeni celesti contribuì a fare più ricca la leggenda di Bhr’igu di C’yavana nell’India, come pure quella di Prometeo, che ora personifica il solo rivelatore della luce agli uomini, ora il fulmine che porta sulla terra il fuoco celeste. Noi non comprenderemo dunque mai intieramente tutto il mito di Prometeo, se non terremo conto della duplice