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148 Mitologia comparata.

gli anni. Egli richiese il popolo bianco di nutrimento e d’un impiego: Essi risposero: «Dov’è la tua famiglia?» L’uomo vecchio disse: «L’ho lasciata dietro di me.» Allora essi; «Va e menala teco, allora li riceveremo.» Il vecchio partì. Appena si trovò fuori del campo, i bianchi videro che il vecchio danzava col suo scudo e col suo assegai. Egli aveva perduta la sua decrepitezza e ballava col furore d’un giovane, fingendo di combattere contro i bianchi e cantando le lodi del suo capo Getywayo. Gli Amangesi (gli Inglesi) incominciarono a far fuoco contro di lui; nè si sentiva altro in quel luogo che il fisciar delle palle. Madre! Il vecchio combatteva con essi, e neppure una palla lo toccò. Dopo alcun tempo, il vecchio scomparve ed entrò in una foresta vicina. Poco dopo uscì dalla macchia una piccola antilope 1 corse nella direzione del campo. L’ antilope corse nel campo contro i bianchi. Essi gridarono: «piglia, piglia » e cercarono ammazzarla. Non lo poterono. Alcuni spararono contro di essa, altri gettarono pietre, altri piatti sopra di lei; nessuno la colpì. In tale confusione, essi videro ad un tratto che l’antilope era diventata un giovine Zulù con lo scudo e l’assegai. Il giovine li assalì con l’assegai e li colpì. Mentre che egli li uccideva, essi non potevano fargli nulla; intanto apparve l’esercito di Cetywayo. I bianchi non lo seppero; il loro esercito fu circondato. I bianchi allora si misero sullo difese; ma l’esercito di Cetywayo fu sopra di essi e li uccise. Neppure

  1. Cephalophus pigmaeus.