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98 Mitologia comparata.

piente, perviene non pure a numerare l’innumerabile, ma a creare l’increato. Il nostro moderno idealismo non è ancora arrivato alla potenza di questo stupendo concepimento indiano. Ma questa stessa ultima fase di pensieri indiani, intorno all’evoluzione cosmogonica, è già tanto remota dai primi miti elementari, che perde quasi ogni suo carattere mitologico, per acquistarne uno quasi interamente mistico e metafisico, e cade però più tosto sotto l’osservazione dello storico delle religioni che sotto quella del mitologo. Poiché, fra la religione e la mitologia io riconosco questa differenza essenziale; la prima, anche svolgendosi talora da una mitologia, come, per esempio, il brahmanesimo ed il cristianesimo, si fonda principalmente sopra la metafisica, la seconda sopra la fisica; tra le due è dunque quella parentela medesima che si può riconoscere tra la metafisica e la fisica; l’una può venire dopo l’altra e continuarla, ma non è necessario che venga. Nel vero, si videro alcune mitologie estinguersi od occultarsi o rinnovarsi senza generare alcun sistema religioso; mentre non si conosce sistema religioso che non abbia sua base in alcuna precedente nozione o preoccupazione metafisica.

L’osservazione poetica del mondo fisico ha invece generato certamente tutti i miti elementari, i quali alterandosi poi si moltiplicarono all’infinito. Il primo problema che la curiosità dell’uomo primitivo si pose fu il problema stesso che si pone ogni fanciullo. Come son nato? Chi mi portò su questa terra? Se la scienza, o almeno quella che si crede tale, ossia una stupenda illusione