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tine da lui vagheggiate è nel Canto XI Inferni in quei versi:

Ma seguimi ora mai, che 'l gir mi piace,
Che i pesci guizzan su per l'orizzonta.

Ecco la prima mattina, che credette il Giannotti vedere descritta dal Poeta con questi suoi versi. Così ragiona il Giannotti: Essendo i pesci sull'orizzonte conveniva che l'Ariete, nel quale era il Sole avesse a star poco a salire sull'orizzonte; e conseguentemente anche il Sole, che nell'Ariete saliva aveva a star poco a levare, e così questo tempo viene ad essere da mattina.

Piglia il Giannotti un equivoco, spiegando il testo di Dante quasi dicesse che la costellazione dei Pesci, non pur si vedesse sull'orizzonte, ma si vedesse tutta e questo il Poeta non dice, dicendo:

Che i pesci guizzan su per l'orizzonta.

Potevano i pesci guizzare sull'orizzonte anche essendo in gran parte sotto, come erano in fatti secondo il contesto di Dante. Un altro equivoco piglia