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conciossiachè la verità Voi amate sopra ogni cosa, anche contro la sposizione che Voi faceste sul testo del Giannotti, da Voi pigliato ad esporre con tutta la fedeltà tale quale il trovaste nel vostro autore, senza entrar pagatore della verità nel suo merito intrinseco, ma solo della fedele sua sposizione, e questa la faceste, il ripeto, colla maggior brevità e lucidezza possibile assai fedelmente.
Il Giannotti fa consumare a Dante tre dì naturali di 24 ore nel viaggio dell’Inferno; cioè due giorni dalla superficie della terra in Gerusalemme fino al centro infernale, ossia fino al centro terraqueo, ed il terzo giorno glie lo fa consumare dal centro terraqueo alla superficie della terra nell’altro emisfero sul punto antipodo a Gerusalemme, tre giorni in tutto da Gerusalemme al monte del Purgatorio vicino alle sue falde.
A provare i due primi giorni consumati dallo entrar dell’Inferno in Gerusalemme fino al centro infernale, pone per fondamento che dall’entrare dell’Inferno insino ch’egli arriva al centro terraqueo infernale, due volte descrive Dante la mattina. Se fosse vero questo la conseguenza è legittima, ma ciò non è vero. La prima delle due mat-