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Tipografia Boniardi-Pogliani 1858, e più precisamente vedi a pag. 16 e seguenti.

Le misure generali del luogo nell’Inferno di Dante, cioè la circonferenza e la profondità, secondo il computo fatto nel testo di Dante dal mio ottimo amico Dantista D. Luigi Benassuti veronese arciprete di Cerea, sono queste.

Siccome l’Inferno di Dante è fatto in forma di cono colla punta in giù, ed è diviso in varii riparti, così le misure metriche d’ogni luogo sono due. Quella di circonferenza, e quella di profondità dalla superficie al centro. Importa assai per la intelligenza del poema saperne le misure precise. Dante ce le dà in due soli luoghi; al Canto XXIX e al Canto XXX, che sono registrati come necessarii, e da questi due soli dati vuol Dante che col nostro studio troviamo il resto. Come si fa dunque a trovare la circonferenza, e la profondità di ciascun altro luogo? si fa così: si prende la circonferenza che Dante assegna alla IX.a bolgia Canto XXIX, vers. 9, dove dice:

Che miglia ventidue la valle volge.

Poi si prende la circonferenza che pur Dante as-