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sembra verisimile questo sconcio nella mente di Dante.

Spieghiamo Dante e il suo computo in un'altra maniera che abbia del ragionevole.

Ad intendere Dante nel suo valore astronomico bisogna osservare, che non l'orizzonte della superficie orientale di Gerusalemme, nè l'altro reciproco occidentale del Purgatorio antipodo si dee pigliare per norma del computo, ma si dee pigliare per norma l'orizzonte del centro infernale ad intendere il passo, Ma la notte risurge, ecc.

Consideriamo dunque oltre il vero e reale orizzonte sensibile un altro orizzonte che dicesi razionale, in servigio di Dante che si trovava quasi nel centro infernale, nel mezzo diametro della terra tra l'un de' due raggi da Gerusalemme al centro, e l'altro raggio dal centro al Purgatorio antipodo.

Adunque abbiamo per conseguenza da considerare due nascite e due tramonti del Sole; l'una razionale appo il centro, dove si suppone di vedere per calcolo tutta la circonferenza dell'emisfero col Sole che nasce e tramonta qua o là; l'altra nascita e tramonto del Sole, che è la vera e sensi-