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puscoli vespertini, ed il cominciar della notte, erano dunque sui primi di aprile ore 7 ½ pomeridiane all’incirca. Il Giannotti da questo centro infernale alla superficie dell’altro emisfero fa a Dante impiegare dalle presenti ore 7 ½ pomeridiane fino a passata tutta la notte, e poscia il giorno seguente (che giorno era a noi, ma nell’altro emisfero era notte) e presso all’alba seguente (di là nell’altro emisfero) si trova fuori sulla superficie a vedere:

Lo bel pianeta che ad amar conforta
Faceva rider tutto l'oriente
Velando i pesci ch'erano in sua scorta.

Adunque, secondo il Giannotti dalle ore 7 ½ circa pomeridiane del Sabato santo fino alle 3 circa pomeridiane della Domenica di Pasqua, alle quali ore 3 circa pomeridiane del nostro emisfero in Gerusalemme corrisponde l’alba dell’altro emisfero nel Purgatorio antipodo a Gerusalemme; tutte queste 19 ore circa ha impiegate Dante a passare dal centro infernale alla superficie dell’altro emisfero.

Il conto del Giannotti par ragionevole sul testo di Dante quale apparisce così all’ingrosso; conciossiachè se di qua dal centro infernale, ma poco