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ordinarvi con successo l’altrui opinione. Questo spirito turbolento e sedizioso ha sempre animato i suoi scritti tenendo in lui attiva una vigilanza indefessa ed uno studio non mai interrotto, allorchè il governo trovò necessario sopprimere il giornale da lui scritto e conobbe ad evidenza che questo foglio celando il contagio di pessime dottrine sotto mentite apparenze, era maliziosamente diretto alla propagazione del liberalismo e a combattere i principî d’ogni sano intendimento pei quali è illeso l’ordine sociale e rispettato il trono. Ora si è reso anche più manifesta la segreta tendenza di questa sua creazione (cioè, dell’Indicatore) dacchè sono conosciuti molti dei collaboratori a quell’opera, soggetti di massime corrotte e nemici ignoti al Governo. Vostra Eccellenza non ignora quanta perversità fosse ascosa nell’elogio in cui il Guerrazzi, celebrando il Del Fante, trascese in discussioni altamente impolitiche ed asperse copiosamente il suo dire di concetti nei quali la religione era conculcata ed oltraggiati i governi, insinuando con arte tutto ciò che meglio potesse infondere idee d’indipendenza e spirito di fanatismo, contro la legittimità, delle loro costituzioni. Principi di sedizione così decisi non sono venuti meno in lui per la disapprovazione dei magistrati, nè per altre misure già contro di lui prese. Così a Montepulciano ebbe relazione con Giuseppe Mazzini. Chiunque conosce le perniciose abitudini di questo soggetto, ora profugo in Marsiglia, non ignora gli sforzi ardimentosi coi quali si è accinto a disporre gli animi contro ogni governo monarchico, e la posizione eccentrica della città nella quale costui soggiorna. Scontata la pena, il Guerrazzi tornò in patria raddoppiando le pratiche per raggiungere il suo delittuoso proponimento.„

Passava poscia il Presidente ad analizzare le lettere e gli scritti sequestrati, ove attraverso la lente d’ingrandimento vedeva nitidamente disegnarsi le fila d’una cospirazione, e conchiudeva dicendo: „Il dott. Guerrazzi è il soggetto più terribile di quanti liberali conosca la Toscana.„ Esaminata poi la posizione del fratello dell’autore della Battaglia di Benevento e dell’Orsini, proponeva al ministro che il dott. F. D. Guerrazzi fosse condannato a tre anni di re-