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fu a Firenze si risvegliarono le simpatie per lui. Venne difatti a visitarmi il sig. Sopraintendente degli studi, cav. Gaetano Giorgini, pregandomi che gli si permettesse di prolungare il suo soggiorno in questi Stati. Il Berchet appoggerebbe la sua istanza sul motivo che trovandosi infermo il conte Collegno, vorrebbe assisterlo. Io però sarei di parere che si respingesse l’istanza, anche perchè si sa che il D’Azeglio è per avanzare la domanda pel suo ritorno in Toscana ed Ella vede di qual calibro sarebbe il proiettile che verrebbe ad annidarsi fra noi.„ —
Ma il Paüer non ebbe il coraggio di respingere in modo assoluto una domanda che era raccomandata nientemeno che dal cav. Gaetano Giorgini, Sopraintendente degli studi in Toscana, il quale, in materia politica, non divideva del tutto le idee del figliuolo, di quel Giambattista Giorgini che in quei giorni impalmava una figlia di Alessandro Manzoni; ed ordinò che si accordasse al Berchet una carta di soggiorno per quindici giorni. Naturalmente continuò ad essere tenuto d’occhio, e il 30 ottobre l’Ispettore di Polizia scriveva: „Il Berchet alloggiò dal 22 al 26 all’albergo di Nuova Yorck e fece conoscere che era amico intrinseco del marchese Arconati-Visconti. Pranzano costantemente insieme ed intervengono sovente nella camera del cav. Giacinto Provana. Lunghi colloquî tennero tra essi ai quali presero parte alcuni professori, fra cui Ottavio Mossotti, di Pisa. Ora il Berchet e l’Arconati abitano in via del Giglio, nel palazzo Garzoni-Venturi. La mattina del 28, dopo essersi recato il Berchet alla posta delle lettere, ve ne trovò una che pose in tasca senza leggere; si diresse verso Mercato Nuovo ove combinò certo Rodolfo Stuver, pittore, con cui conferì sino a Ponte Vecchio, ove lasciatolo, proseguì per Lungarno, e penetrato nel gabinetto Vieusseux, vi si trattenne alquanto. Nelle ore p. m. s’introdusse nell’albergo della Nuova Yorck e vi pranzò alla tavola rotonda. Ieri, infine, ebbe al suo alloggio la visita di certo dott. Ferresi ed altri individui sconosciuti, coi quali confabulò a lungo.„ —
Partito per Roma, il Berchet non fece più parlar di sè per qualche mese, allorchè verso la fine di quell’anno, la