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Viva la vedova
    Del gran Guerriero,
    Avanzo sudicio
    Del putiferio!

Viva di Modena
    Il vecchio sire;
    Iddio gli anticipi
    Il Dies irae;

Che un de Profundis
    Di cuor gl’invia
    Coi rutti il popolo,
    E così sia!

Viva di Napoli
    I maccheroni,
    C’hanno più credito
    Dei lor padroni!

Evviva il principe
    Volta-bandiera,
    Viva la maschera
    Della frontiera;

Che crede facile
    Di far da bravo,
    Poi si fa scorgere
    E torna schiavo.

Viva il pontefice,
    Quel buon Gregorio,
    Che in breve vendere
    Dovrà il ciborio.


Perchè il carnefice
    Chiede l’argento
    Per poter prendere
    Un supplimento.

Anche gli Svizzeri
    Voglion quattrini;
    Vedi che tangheri,
    Che beduini!

E quelli zotici
    Carabinieri,
    Un dì gli rubano
    I candelieri.

Eh, via, prestategli
    La vostra mano;
    Lor date gratis
    Il Vaticano.

Strappate il fegato
    De’ romagnoli,
    Fatelo cuocere
    Dentro ai paioli,

E dopo offritelo
    A lui per cena;
    Farà, credetemi.
    La pancia piena:

E col suo giubilo,
    Col suo sorriso,
    Saprà dischiudervi
    Il paradiso.


Evviva il secolo
    Illuminato,
    Evviva il popolo
    Civilizzato!


Le Attualità fiorentine contengono una sanguinosissima satira di Leopoldo II, Granduca, e del ministero Cempini, Paüer e Humbourg succeduto ai due precedenti, l’uno del Fossombroni e l’altro del Corsini, che nel 1846, quando dall’un capo all’altro d’Italia serpeggiava uno spirito di libertà, aveva avuto la meschina idea di tener su ritto il