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Fra una Marchesa e l’AstrologoIl fallimento del Papa. Quanto alle rifiutate, lo stesso Giusti ci apprende (Prefazione destinata ad un’edizione del 1848) che esse sono: La Mamma EducatriceUn insulto d’ApatiaIl mio nuovo AmicoIl ColeraProfessione di fede alle donneTirata contro Luigi FilippoRicottaL’Ave MariaParole d’un Consigliere al suo Principe — tutte scritte, diceva egli stesso, a 18 anni quando ero una mosca senza capo, più assai che non sono adesso.

A noi è toccata la fortuna d’imbatterci, frugando nell’Archivio Segreto della presidenza del Buon Governo, in tre poesie che non si trovano nè fra quelle che ora corrono stampate come apocrife, nè fra quelle rifiutate, e dalla Polizia attribuite al Giusti. Dobbiamo classificarle tra le prime o tra le seconde? Dobbiamo ritenerle uscite dalla penna d’uno di quei tanti anonimi imitatori, che ebbe in Toscana fra il 1839 e il 1848, il nostro poeta, o dobbiamo ritenerle come parte del patrimonio poetico del Giusti, ma da questo rifiutate, sia perchè dal lato dell’arte non riconosceva che avessero raggiunto quella perfezione d’insieme e di particolari a cui egli mirava in tutte le sue composizioni, sia perchè la natura stessa degli scherzi, come vedremo subito, gl’imponesse per avventura il dovere di sconfessarne la paternità?

Forse un accurato esame delle stesse poesie ci condurrebbe a dissipare un siffatto dubbio e a classificarle fra le rifiutate, se la loro forma, non sempre corretta, non ci costringesse una riserva di giudizio che il lettore non stenterà a capire.

Tutti sanno quanto il Giusti fosse amico della lima. Ciò che al pubblico (non esclusa la Polizia, come rilevasi dalla nota del Bologna al Corsini) pareva improvvisazione, non era che un faticoso lavoro d’intarsiatura. La facilità nel Giusti non era che artificio. L’arte nascondeva l’arte; e l’aver egli rifiutato qualcuna di quelle sue poesie giovanili, che pur corsero ammirate per le bocche di dotti e d’indotti, mostra come egli finamente sentisse in fatto d’arte, e questa riponesse in quella perfezione, che come scrive-