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no i codini sugli ordinamenti e le istituzioni dirette ad istruire e educare le classi povere e a promuovere il loro benessere materiale.

Nel libro nero della Polizia troviamo segnato il nome di Pietro Thouar. Ecco una nota riservata sullo scrittore educativo:

„Sul Thouar, che figura come maestro di lingue, esistono i seguenti appunti:

„26 aprile 1834. Diceva (il Thouar) nell’aprile 1833, che non conveniva fare molte rivoluzioni parziali, ma conveniva attendere il punto della generale esplosione, tanto perchè erano venute lettere di Piemonte e di Napoli che assicuravano vicino un movimento generale.

„25 maggio. Insieme ad altri vilipese le dimostrazioni fatte al Granduca nel passaggio di Siena, venendo da Maremma.

„28 dicembre. S’agitò per far disertare i giovani dal Caffè l’Elvetico, perchè si diceva che ivi i camerieri fossero d’intesa colla Polizia.

„N.B. Si conosce egli essere ascritto da gran tempo alla Giovine Italia. Si crede inoltre che sia l’Autore dell’Augurio per l’anno 1834.„

Codesto Augurio, che venne attaccato alle cantonate di Firenze nella notte del 31 dicembre 1833, e quindi diffuso per tutto il Granducato, è uno scritto d’un carattere parecchio sedizioso, chè, mentre augurava alla Toscana tempi migliori, ricordava che la Corte costava all’anno 500,000 mila scudi contro un’entrata di 25 milioni di lire, cioè, tre volte la paga d’un re costituzionale; che Ferdinando III, Granduca, invece di 35,000 scudi al mese, ne prendeva 30,000, ma in realtà ne incassava 28,000 stante il rinvilio delle derrate; che ora il rinvilio è maggiore, ma è maggiore la pensione; che per le sole nozze del Granduca regnante (Leopoldo II), erano stati sciupati 300,000 scudi, mentre nemmeno un soldo si spendeva per l’istruzione ecc. ecc.

Per la diffusione nel Granducato dell’Augurio i liberali ricorsero ad un mezzo abbastanza ingegnoso. Imperocchè, nascosto lo scritto rivoluzionario dentro il giornale sanfedi-