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ziato in principio, cioè di trattare le materie di scienze, letteratura ed arti, e che sistematicamente trascorre in discussioni politiche ed anche parlando di materie scientifiche e letterarie vi associa allusioni riprovevoli ad istituzioni o avvenimenti politici, è venuto l’I. e R. A. S. nella determinazione di ordinare la soppressione del detto giornale, fino da questo giorno.„
L’ukase corsiniano fu comunicato al Vieusseux dal Commissario di Santa Croce colla seguente nota:
„L’illustrissimo Commissario del Quartiere di Santa Croce fa notificare in seguito ad ordine superiore al sig. G. P. Vieusseux direttore proprietario del giornale che si pubblica a Firenze, sotto il titolo d’Antologia, che S. A. I. e R. ha fino da questo giorno ordinato la soppressione del giornale medesimo.„
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Autori dei due articoli bibliografici che avevano provocato la soppressione dell’Antologia, erano Niccolò Tommasèo (K. X. Y.) e Luigi Leoni (L.) A quest’ultimo, che occupava un modestissimo ufficio governativo, non parve vero che avesse posto al sicuro quel tozzo di pane col quale sostentava anche la famiglia, dietro la responsabilità del Vieusseux; ma al Tommasèo, animo libero e sdegnoso, quel salvare sè stesso alle spalle degli altri non talentava; e fu allora ch’egli, ispirandosi alla sola nobiltà del suo carattere volle che tutta la colpa, compresa quella del Leoni, cadesse sul proprio capo. E al Granduca diresse la seguente generosissima istanza che forma una splendida pagina del libro d’oro del giornalismo italiano1.
- ↑ La istanza colla firma autografa del Tommasèo, trovasi ora fra le carte del Vieusseux, presso la Biblioteca Nazionale di Firenze: la quale circostanza fa supporre come la dotta istanza consegnata dal Tommasèo al Vieusseux, non sia mai stata da questo inoltrata al sovrano. Vedi il nostro articolo: La Soppressione dell’Antologia nel Fanfulla della Domenica del 19 settembre 1889.