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nuti altamente pericolosi dalla Polizia ed introdotti e diffusi alla barba di quest’ultima, in Toscana.

Diamo il primo posto ad una pubblicazione fatta dal Tommasèo a Parigi, nel 1835, col titolo: Opuscoli Indediti di frà Girolamo Savonarola, e col sotto titolo: Italia.

La pubblicazione era passata inosservata al Governo Toscano, quando monsignor Mi.....i, arcivescovo di Firenze, che in altro luogo abbiamo visto esercitare il nobilissimo ufficio di spia, richiamò l’attenzione della Polizia su quelli opuscoli, come risulta dal seguente rapporto in data del 19 dicembre 1835 del Fabbrini, Segretario generale del Buon Governo, al cav. Bologna: „Monsignor Arcivescovo, cui sono stato ad ossequiare, mi ha tenuto proposito in istrettissima confidenza per rassegnarne la notizia al mio superiore, che è a sua conoscenza circolare a Firenze e vendersi l’acrimoniosa e d’altri gravissimi vizî in ispecie, in fatto di politica, infetta opera di Tommasèo, che fa uno strazio orrendo dei Governi d’Italia e d’oltremonti...... Rileva il prelato che egli ha potuto avere detta opera da un cherico istruito, ma di buona e provata moralità, che la confidò al presule......„

Veramente a don Neri Corsini quella pubblicazione non era sfuggita, e con biglietto del 12 ottobre 1835 aveva scritto al Bologna: „Sarebbe bene che si prendesse una misura; ma ove circolasse in poche copie, una proibizione farebbe più male che bene, invogliando molti a procurarsela.„ Ma la denunzia dell’Arcivescovo fece cambiare proposito al Corsini, forse perchè il libro circolava troppo apertamente ed anche perchè, interpellato sul da farsi lo stesso Fossombroni, questi, il 12 gennaio 1836, rispondeva che „la riteneva come un’opera che sorpassava di gran lunga in malignità le tante altre produzioni rivoluzionarie di simile specie.„ Come era da prevedersi, in seguito a un simile responso, l’opera fu proibita e sequestrata nei pochi esemplari che si potè trovare presso i librai.

Verso quel tempo un’altra opera del Tommasèo destò l’attenzione del Governo Toscano. Erano comparse a Parigi le Confessioni o Odi dello scrittore Dalmata, e la Polizia,