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ristocratica fiorentina, lo portano ancora. Si capisce che le soppressioni riguardano i soli casi in cui la satira è sortita dal lecito. Alla galanteria abbiamo conceduto libero il passo.
Pentimento.
(Angelica Aldobrandini).
Sì bel pregare ogni suo fallo ammenda.
Armida.
(Bargagli Del-Turco).
Argo non vide mai, nè Cipro o Delo
D’abito di beltà, forme sì care.
(Tasso).
Diana.
(Francesca Pucci).
La Dea del primo giro aborre amore,
Ma Endimïon le fa cangiar consiglio.
Didone.
(Marchesa Vernaccia).
Qual ti sembra costei?
Superba e bella.
Capriccetto.
(Marchesa Tempi).
Volubil farfalletta incerto ha il volo.
Tradimento.
(Eleonora Pa... i).
Cangiò col nome anche l’amor costei.
Sentimento.
(Anna Rucellai).
Tenero cuore a tanti vezzi unito;
Di quai conquiste non sarìa capace!?
Pot-Pourri.
(Teresa Mo....).
Qual mai d’amanti mescolanza è questa?
Un ottico, un milord, un parrucchiere!