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lanciava il suo epigramma, questo era subito sequestrato dalla polizia e il suo autore imprigionato o mandato per un paio di mesi a respirare le aure sane d’un cenobio, collocato sulle cime poetiche degli Appennini.

Quando, nel 1825, morì una delle eroine dei drammi boccacciani, a cui più sopra abbiamo alluso, l’Ispettore di polizia scriveva: „La marchesa V.... moglie di S. E. il Governatore di.... non fu in vita una vestale. Ebbe, fra gli altri, per amante un certo Mecherini, impiegato del governo, che comandava a bacchetta nella casa di Sua Eccellenza, trattando aspramente i servitori.„

In un’altra città, le signore cessarono, un po’ alla volta, l’una dopo l’altra, a frequentare la moglie — una contessa — di S. E. il Governatore, per paura che questa non rubasse loro gli amanti. Non era rimasta fedele a quella rubacuori, a quel Don Giovanni in gonnella che formava lo spauracchio di tutte le belle signore della storica cittadina, che una sola amica: anche questa provetta negl’intrighi della galanteria, nella credenza, che per rispetto alla loro vecchia amicizia non avrebbe gettato il fazzoletto da sultana al suo cicisbeo. Ma essa, poveretta, della fiducia posta nell’amica, ebbe subito a pentirsi; chè, la civettona governatrice, colle sue arti d’Armida, seppe aggiungere al suo carro anche il cavaliere della credula signora.

Nè le investigazioni degli uffiziali di polizia s’arrestavano dinanzi ai gradini del trono. In un rapporto del 6 settembre 1826 si narra d’un certo male appiccicato dalla famosa cantante Grisi al duca Carlo Ludovico di Lucca e da questo, alla sua volta, appiccicato alla duchessa, aggiungendosi, a modo di contorno, come il principe, che più tardi il Giusti doveva chiamare:

„ . . . . . . . il protestante Don Giovanni
Che non è, nella lista dei tiranni,
                              Carne, nè pesce.„


fosse innamorato della moglie del conte di Bombelles, ministro austriaco, e costui spasimasse per la Grisi. Un vero romanzo, come vede il lettore, a doppia azione con un pizzico di sudiceria alla Casti o alla Batacchi per giunta.