Pagina:Misteri di polizia - Niceforo, 1890.djvu/156


143


— Che il triste esempio cessi e lei ritorni a vivere colla sua signora...

— E il signor Bess...? Vorrebbe ella forse che codesta superfetazione della famiglia De L...z - Da Fi....a venisse a stare con noi?

— Lei ha voglia di scherzare; ma eccole quanto le impongo: dentro tre giorni, lei rinunzi alla signora B...ni e riprenda sua moglie...

— Anche dopo quel po’ po’ di scandalo che ha dato colla sua relazione col sig. Bess...? E che direbbero i fiorentini? Signore, io sono un buon tedesco, ma in casa mia nessuno ha mai fatto rimontare l’origine della famiglia sino al marito di Elena!

— Lei ha udito; fra tre giorni...

— E in caso di rifiuto?

— L’esilio perpetuo dal Granducato, signore.

— Signore, fin d’ora la può farmi sfrattare. La parte di Menelao, mi creda, non è fatta per essere rappresentata da me.

Colla signora Da Fi....a il signor presidente fu poi galante. La minacciò semplicemente della relegazione ad arbitrio ove non avesse posto fuori l’uscio di casa l’ufficiale e non fosse ritornata a vivere col marito.

La signora rispose:

— La mi releghi pure... Ma metter fuori dell’uscio quel povero Bess...! Un cavaliere così compito, ìllustrissimo signor Presidente!... Se lei sapesse com’è gentile!

Il Puccini tenne duro ed ordinò al commissario di Santa Croce, che provvedesse secondo gli ordini dati; ma al cuore, anche se in aperta ribellione colla morale, non si comanda; e i due coniugi infedeli, nonostante la minaccia dello sfratto per l’uno e della relegazione ad arbitrio per l’altra, continuarono a vivere separatamente ed ognuno di loro colla famiglia creatasi al di fuori della legge.

Oh forza d’amore! Oh impotenza delle polizie!

Non sempre però la parola immoralità era per la poli-