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al duca di Wellington; e che finalmente che nè il Governo austriaco nè quello Toscano si sono avveduti di tale Società.„

Certamente più di un’inesattezza contiene la nota dell’eminentissimo cardinal Consalvi, specie riguardo alla partecipazione delle donne alla società denunziata, la quale non era che quella della nuova scuola letteraria e di cui il Conciliatore di Milano, s’era fatto allora il portavoce; in ogni modo, il documento da noi sopra riportato attesta in modo da non lasciar dubbio di sorta, come il primo ad accorgersi delle tendenze liberali dei Romantici fosse il Governo Pontificio.

E la nuova scuola non doveva a tutti parere semplice accademia e le esercitazioni letterarie dei diffonditori del nuovo verbo estetico non dovevano parere distrazioni rettoriche, se le spie che il Governo Toscano stipendiava presso gli altri governi d’Italia, ne facevano materia dei loro rapporti segreti.

Il seguente, porta la data di Forlì ed è del 10 settembre 1819.

„È lungo tempo che si parla dei Romantici, e si sa bene che Byron e Kinnaird lo sono, perchè il primo scrisse e scrive tuttora delle poesie in questo nuovo genere, e compose certi regolamenti intitolati: „Statuti della gioiosa truppa.„ Il secondo lasciò tempo fa a Faenza un manoscritto che può sapersi da Gennati che cosa contenga, ma che io non gli ho mai dimandato, per non averci intima relazione. Byron poi sta in campagna con una signora, giovine moglie di quel Guiccioli1 che ora è in Bologna, ma egli non si domestica con alcuno. Vi dirò che in passato il Cardinale di Ravenna invitò una brillantissima conversazione per corteggiare il nobile Lord, alla quale però il Cardinale stesso non intervenne per non servire, disse, di zimbello alle signore radunate...„

  1. Il conte Guiccioli, di Ravenna, il più ricco possidente della Romagna, uomo cupo, intrigante, fierissimo, generoso, che si credè colpevole dell’assassinio del Manzoni. (Nota della Spia.)