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cotte sul conto di quell’ex-re che non pagava i suoi fornitori.

— Ma il conte è mio padre, signora!...

La donna rimase mortificata di quella sua scappata, ma l’indomani il marito venne integralmente pagato.

Il rapporto della polizia non dice se quel fanciulletto biondo fosse il principe Napoleone, morto nel 1831, a Forlì, oppure Luigi Napoleone, futuro imperatore dei Francesi.

Ma quell’ex-re, che confutava Walter Scott, che scriveva romanzi, che scriveva sin’anco (un ex-re!...) canzonette allegre, che non pagava i suoi creditori, non aveva nulla della regalità. Restò sempre borghese. Leggiamo, difatti, in un rapporto dell’Ispettore di Firenze del 23 agosto 1840, quanto appresso:„

„Il cav. Ulivelli, uno dei componenti della conversazione serale del conte di Saint-Leu, parlando del tentativo fatto del principe Luigi a Boulogne, narrò che il conte disse ai suoi amici: „Avete inteso le belle cose fatte da quello stolto di mio figlio? Vuol finire sul palco per degradare sè stesso e la sua famiglia. Il re Filippo che è clemente e generoso, rispamierà, lo spero, questo disonore alla mia famiglia e a me particolarmente.„ L’ex-re morì nel 1846, prima che l’astro napoleonico ritornasse a brillare in tutto il suo splendore; diversamente, quel disgraziato avrebbe visto quello stolto di suo figlio far riprendere all’aquila imperiale il suo volo vittorioso!

E in un rapporto del 17 ottobre: „Mercoledì tutta la famiglia Montfort, collo stesso Demidoff, era a pranzo dal conte di Saint-Leu. Non dimostrarono grande dispiacere della condanna di perpetua detenzione riportata da Luigi Napoleone figlio del conte; piuttosto sembravano giulivi della difesa fatta in suo favore dall’avvocato Berryer, che si fondò principalmente sui diritti della famiglia Bonaparte al trono di Francia.„

Dopo il marito, la moglie — la bella e galante Ortensia. Di vecchio sangue aristocratico, di quel sangue che era an-