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A T T O

Con un compagno, ò due lieto me’n vado
Turbando à i pesci, & à gli augei palustri
I lor dolci riposi,
Hor con l’esca, hor con gli hami, hor cõ le reti,
Ond’è che mai ritorno
Noi non facciamo à le capanne nostre,
Che la Barchetta non sia tutta carca
Di bella, e ricca preda; e, s’io volessi
Descriverti i bei modi,
Che in ciò da noi si tengono, sò certo,
Che, se ben vecchio sei, non lascieresti
Per qual altro si voglia,
Questo dolce piacere.
Opi.In vero gentil cosa
Stimo, che sia cotesta;
Ma non t’annoia, Tirsi,
E non ti satia mai?
Non hà diletto alcun sì grande il mondo,
Che tal’hor non satolli.
Tir.                                          Quando questo
Piacer m’annoia, immantinente piglio
Altre reti, me’n vado co’ gli stessi
Compagni in qualche solitaria vale:
Quivi trà fronde, e fronde,
Tendiam la nostra rete
Sottile sì, ch’occhio la scorge à pena;
Poi con zolle, e con lassi,
E con gridi gli augei mettiamo in fuga.
I quai drizzando i paurosi voli,
Semplicetti se’n vanno,


Ov'è