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T E R Z O. 27

Hor come posso havere
Schivo di te, ch’al par de la mia vita
T’ho cara, & amo?
Fill.                                   Tu sai, ch’l timore
E proprio de gli amanti, e non vorrei
In vece d’acquistarmi
La gratia tua, privarmene per sempre.
Sat.Ah non temer di quello,
Di che temer non dei.
Fill.Di questo mi rallegro; ma, cor mio,
Tu sei sì grande, ch’io non posso aggiungere
Al ben desiderato; & è bisogno,
Che con ambe le man m’appigli un tratto
A la tua bella barba:
In questo modo, china bene il capo.
Sat.Ohime fà piano, che ti pensi fare,
Tu mi strappi la barba; ferma, ferma.
Fill.Eccomi ferma; ma tu non ti muovere,
Acciò, ch’io possa darti mille baci:
O corna mie, voi mi feristi il core.
Sat.Ohime non far sì forte; non mi torcere
Il collo, ohime, da ver, che mi fai male.
Fill.Perdonami cor mio, ch’io non credeva
Di farti male; o che mammelle morbide.
Sat.Non pizzicar sì forte, ohime, non fare;
Fill.In fine non mi posso contenere
D’accarezzarti.
Sat.                              O che belle carezze.
Fill.Almen non ti sdegnar, vita mia cara.
Sat.Baciami presto, che farem la pace;
E, se tu non mi baci, voglio darti


Cat-