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A T T O

Ma folle, mentre parlo,
Interrompo il Silenzio,
E, se pur senza lui nulla tu puoi,
Forz’è, ch’io taccia, o venti,
O piante, o cavi sassi, ove si vive
Ecco, nulla ridite
Di quel, che udito havete.
Amico Sonno, e caro,
Ecco, che ’l braccio pongo
Sù l’herba, e sopra ’l braccio il capo appoggio,
Acciò, presto mi doni
Il solito riposo.



SCENA SECONDA.

Ardelia, e Mirtilla Ninfe.


Mir.
G
Ià posto il freno à suoi lievi destrieri,

Sorgea di grembo a Theti, il biondo Apollo
Già scacciava l’Aurora, e già faceansi
D’oro le cime de’ più alti monti,
Quando bramosa di novelli fiori,
Da l’albergo fedel feci partita:
E sedendo in un prato a piè d’un colle,
Dal qual scendeva un’acqua viva, e pura,
Che sembrava a vederla
Liquido argento, che fuggendo gisse,
Con torti passi per quel prato, adorno
Di mille fiori, e mille;


E stan-