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ATTO SECONDO
SCENA PRIMA.
Ardelia Ninfa.
Di fior bianchi, vermigli, azzurri e gialli;
Voglio sedendo à questa chiara fonte,
Che co’l suo grato, e sì dolce mormorio
M’invita à riposar le stanche membra,
Tessere a i crini miei vaga ghirlanda;
Sì ch’ogn’altra d’Ardelia i fiori ammiri,
Con pensiero immutabil d’osservare
La pudicitia mia cotanto cara,
A quella casta Diva,
Che co’l bel lume suo rischiara l’ombre,
Et inargenta le campagne, e i boschi
A lei sacrati; Hor siedo: ò che bei fiori;
Hor ben potrò comporne così bella
Ghirlanda, che n’havranno invidia l’altre
Compagne mie; Ma perche stanca alquanto
Mi sento dal seguire un Capriolo,
Che m’ha di strali vota la faretra,
Prima vo dar quest’occhi in preda al Sonno,
Cortese Dio, tranquillità del mondo,
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