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P R I M O. 7

Incertissima gioia,
E certissima noia.
Ura.Cieca, cieca è la mente di color,
Che dicono, che Amore
Non è possente Nume;
S’egli non fusse, che mai potrebbe
Tener un senza cor molt’anni in vita,
E farlo in se morire,
E vivere in altrui?
Esser più dove egli ama, che ’n quel loco,
Dove dimora? e finalmente quale
Maggior certezza haver si puote mai
De la sua Deità, che per servirlo
Non curiam di noi stessi?
Tir.O misera Farfalla,
Tu ti raggiri a la tua fiamma intorno:
E vuoi con biasmo, e danno,
Finir la vita tua; e pur potresti
Far lieti i giorni tuoi,
Con l’ubidirmi abandonando Amore;
Ma se t’aggrada pur l’essere amante,
Ama la vaga Filli,
Che per te (lassa more) more;
E lascia di seguire,
(Se vuoi pur ch’io ti chiami accorto, e saggio)
Ardelia, che ti fugge, e fugge ogn’altro.
Ura.Per certo vò più tosto
Per Ardelia morire,
Che per altra gioire,


B   3     Che