Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
86 | miranda |
Pregavano l’Eterno
105Per me. Fosse pur sogno, il sogno turba.
Credo in Dio, sprezzo gli uomini, e simile
A Lucrezio poeta in core ho fermo
Ch’Ei non ci curi; insieme agli altri folli
Sdegno piegarmi nella polve invano.
110E pur talvolta la dottrina amara
Dentro mi rompe un impeto d’affetto
Per Lui, talvolta mi ricordo e giuro
D’averlo amato ancor, d’averlo inteso,
Non so dove nè quando. E, se le umane
115Anime tutte migrano alla terra
Da un’altra stella, sento che il poeta
Era colà maggior di questa greggia
Che or gli brulica intorno, e repugnante
Cadde con essa; poichè angoscia mai
120Non par la prema dell’äere grave
Onde quaggiù s’affoga, e pronta e sciolta
Cammina sulla terra ove il poeta
L’ale inutili trae risibilmente.
Pregavano l’Eterno. È gran follia,
125Ma non m’esce del core il dolce sogno.