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70 miranda



XXIV.



Lungo le case giallastre, squallide,
275Curvi fuggiano
I vïandanti;
Lampi infocavano
La via davanti;
Il vento a tergo m’urtava, urlavami:
280Avanti, avanti!
Siccome foglia che in alto balza,
Siccome flutto che spuma e s’alza,
Qual procellaria che slancia l’ale,
Tripudia e sale,
285Battea, batteva, di gioia torbida
Il cor gonfiavasi.
Avanti, avanti!
Fuor dalle mura!
Piangeano gli alberi,
290Rade, sonanti
Goccie cadeano;
Qua del poeta in fronte l’impeto
De’ tuoi vitali baci, Natura!