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515Ma sentendo l’odor del gelsomino
Da lei piantato che tendeva i fiori
A farle festa, il core le si strinse,
Dentro si trasse e pianse amaramente.
Venia la foga dei pensier col pianto;
520E con subito slancio si levò,
Al letto corse, inginocchiossi, ascose
Il viso tra le coltri. A lungo a lungo
Stette così, nè del dottore intese
Il passo lento e la commossa voce
525Sonar di sotto. A tarda sera un’orma
Lieve salì le scale, il rumor crebbe,
Tacque un istante e l’uscio si dischiuse.
La madre entrò; balzò Miranda in piedi.
E quella grave in volto andò diritta
530Alla sua figlia senza dir parola,
L’abbracciò, la baciò, söavemente
Le persüase di depor le vesti,
Amorosa nel letto la compose,
Spense il lume, baciolla un’altra volta,
535E uscì tacendo a singhiozzar di fuori.